Trattamento ansia
Il trattamento psicologico dei Disturbo d’ansia deve sempre essere preceduto da degli incontri con uno psicologo al fine di ottenere una attenta valutazione diagnostica (psicodiagnosi) che verifichi sia il tipo di disturbo/disagio che una eventuale patologia coesistente (ad esempio un disturbo depressivo).
In seguito alla diagnosi, si mira a comprendere la causa del disturbo d’ansia e ad i ndividuare la strategia più idonea per affrontare i sintomi. Nello specifico di chi soffre d’ansia, risulta molto importante apprendere tecniche di corretta respirazione e di rilassamento al fine di diminuire l’impatto delle sensazioni fisiche provocate dall’ansia. Tra i vari trattamenti dei disturbi d’ansia, l’approccio cognitivo comportamentale si è rivelato molto efficace.
L’approccio cognitivo-comportamentale (TCC) postula che all’origine dei disturbi vi è una modalità di pensare che influenza in modo negativo l’umore e il comportamento della persona. La TCC, quindi, mira ad aiutare i pazienti ad individuare i pensieri ricorrenti e gli schemi disfunzionali di ragionamento e d’interpretazione della realtà, e sostituirli e/o integrarli con convinzioni più realistiche e funzionali al proprio benessere psichico. Agendo attivamente sui propri pensieri e sui propri comportamenti è così possibile affrontare e superare molte difficoltà e problemi che causano dolore, sofferenza e malessere.
Per quanto riguarda i Disturbi d’ansia, negli incontri settimanali il paziente impara a riconoscere l’ansia, a distinguere i sintomi fisici e a spezzare i circoli viziosi del panico attraverso l’individuazione dei pensieri ansiosi e l’insegnamento di specifiche tecniche cognitivo-comportamentali (analisi dei pensieri disfunzionali, pratica graduale, distrazione, problem solving, ecc.).
L’obiettivo principale di una psicoterapia cognitivo-comportamentale è di cambiare i contenuti e i processi cognitivi problematici. Tale obiettivo terapeutico è perseguito tramite la discussione e la riformulazione delle convinzioni disfunzionali oltre che utilizzando numerosi metodi di intervento diretti sia agli aspetti cognitivi del funzionamento del paziente che agli aspetti emotivi e comportamentali. Per quanto riguarda i Disturbi d’ansia, quindi, la TCC agisce sia sul fronte cognitivo, aiutando le persone a cambiare il mondo di pensare che sostiene le paure che provano, che a livello comportamentale, spingendo il paziente a modificare il modo in cui reagisce alle situazioni che provocano ansia. Così, ad esempio, una persona con fobia sociale può riuscire a superare la credenza che gli altri lo osservano e giudicano costantemente, e una persona affetta da disturbo di panico impara la differenza tra un attacco di panico e un attacco di cuore.
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Articolo originariamente pubblicato su La Mia Psicologia, un progetto a cura della Dr.ssa Sara Dell’Aria Burani.
Autori: Dell’Aria Burani S., Psicologo a Milano & Pasinetti M., Psicologo a Roma.