Psicologia Cognitiva
La psicologia cognitiva è la branca della psicologia che studia i processi mentali, ovvero come le persone pensano, percepiscono, ricordano ed apprendono. In quanto parte del campo più vasto della scienza cognitiva, questa branca della psicologia è legata ad altre discipline quali la neuroscienza, la filosofia e la linguistica. Nello specifico, la psicologia cognitiva si occupa di come le persone acquisiscano, elaborino e immagazzinino le informazioni. Le principali aree di interesse comprendono: il linguaggio, l’attenzione, la memoria, il prendere le decisioni (decision making) e la risoluzione di problemi (problem-solving).
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è una delle più importanti applicazioni pratiche nell’ambito clinico della psicologia cognitiva ed è frequentemente utilizzata, ad esempio, per il trattamento dei disturbi d’ansia.
La terapia cognitivo-comportamentale (TCC), detta anche psicoterapia cognitivo-comportamentale (PCC), si è sviluppata sulla base delle ricerche sperimentali nell’ambito delle teorie dell’apprendimento e su ricerche elaborate in ambito clinico.
Il modello cognitivo postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti ed ipotizza che le emozioni ed i comportamenti delle persone vengano influenzate dalla loro percezione degli eventi. Ne consegue che è il modo in cui le persone interpretano certe situazioni, non la situazione in sé, a determinare direttamente ciò che esse provano.
L’obbiettivo principale della Cognitive-Behavioral Therapy (CBT) mira a cambiare i contenuti e i processi cognitivi problematici sia tramite la discussione e la riformulazione delle convinzioni disfunzionali del paziente che tramite numerosi metodi di intervento. Trattandosi di una terapia cognitiva e comportamentale, i metodi di intervento sono diretti sia agli aspetti cognitivi del funzionamento del paziente che agli aspetti emotivi e comportamentali.
La terapia cognitivo-comportamentale postula che all’origine dei disturbi vi è un modo distorto di pensare che influenza in modo negativo l’umore e il comportamento della persona.
La TCC, quindi, mira ad aiutare i pazienti ad individuare i pensieri ricorrenti e gli schemi disfunzionali di ragionamento e d’interpretazione della realtà, e sostituirli e/o integrali con convinzioni più realistiche e funzionali al proprio benessere psichico. Agendo attivamente sui propri pensieri e sui propri comportamenti è così possibile affrontare e superare molte difficoltà e problemi che causano dolore, sofferenza e malessere.
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Articolo originariamente pubblicato su La Mia Psicologia, un progetto a cura della Dr.ssa Sara Dell’Aria Burani.
Autore: Dell’Aria Burani S., Psicologo a Milano.